La Fondazione Matera Basilicata 2019 ha deciso che, dal momento che il 19 gennaio 2019 ci sarà la cerimonia di apertura dell’anno da Capitale Europea della Cultura, nel 2018 ci sarà un evento ogni 19 di ogni mese.
Il 19 marzo tocca a noi, e sarà anche il giorno nel quale la Community Matera 2019 verrà ufficialmente presentata alla città e al mondo, e la possibilità di iscrizione sarà non più condizionata ad un invito, ma aperta a chiunque.
Intanto però ci siamo noi, gli early birds.
Abbiamo la possibilità di suggerire un evento, da realizzare il 19 marzo, un po’ come è accaduto per il #MenoUno a gennaio, e come accadrà il 19 febbraio con la Festa dei Volontari (a proposito, siete tutti invitati al Palasassi!!!)
Le parole chiave dovrebbero essere #insieme, #comunità, #Europa, #progettiamo. Un evento che coinvolga la città, gli iscritti a questa community, gli iscritti futuri, e che parli di “cose da mettere in campo per il 2019” e “coinvolgimento”, o, per dirla tecnicamente, “audience development”.
Se avete idee, questo è il luogo giusto nel quale proporle
Non ho proprio un’idea da proporre, ma stando ai nostri discorsi di questo weekend una delle priorità mi sembra di colmare il gap offline ed online, creare dei canali di comunicazione tra le due dinamiche. Quindi forse:
impostare delle postazioni con dei volontari che aiutino i partecipanti ad iscriversi live - magari con i numeri che crescono rilanciati sui social
creare dei punti informativi/strumenti che spieghino bene come funziona la community online, magari in una modalità divertente/pratica
affrontare il problema di uno spazio fisico nel quale accogliere i progetti di comunità, memori dell’esperienza olandese e dei livelli di alfabetizzazione informatica. Se non ce l’abbiamo per allora lo poniamo come problema e cerchiamo una soluzione ‘comunitaria’.
Sono d’accordissimo con ciò che hai scritto.
Sono convinto che si debba partire da un’azione di solo ascolto. Senza pretendere che le persone siano già pronte a proporre progetti. Si deve ripartire da ciò che le persone pensano di Matera capitale della cultura. Temo che alcuni cittadini si sentano traditi o peggio defraudati della fiducia riposta nella candidatura.
Matera 2019 sarà comunque un successo non ho dubbi che i progetti saranno realizzati con interventi di alto livello ed ispiranti. Mi resta un dubbio su ciò che si lascerà alla città. La comunità potrebbe spaccarsi in una serie di fazioni. Lo switch della città verso una produzione culturale non è affatto scontato e si può fare solo con l’impegno di una comunità in grado di pensare oltre l’erogazione o meno di un contributo per realizzare un’idea, un progetto, un evento o chissà cosa.
Tutti non potranno mai essere d’accordo con ciò che si fa ma si deve tentare di passare da un mood che incoraggiava l’essere proattivi ad un’esortazione a interpretare Matera 2019 come un facilitatore ed acceleratore di processi, correggendo anche un po’ il tiro su alcuni payoff che ho sentito.
Ad esempio si potrebbe provare a passare da:
Tu proponi e tu lo fai
A
Tu proponi e noi ti aiutiamo a fartelo fare.
I punti di ascolto e proposta sono fondamentali. Non soltanto per l’effetto di alfabetizzazione all’uso dello strumento informatico ma sopratutto per l’alfabetizzazione al pensiero progettuale. In questo senso si può anche riuscire a comunicare la complessità che sta dietro la macchina di Matera 2019.
La localizzazione nei Sassi della Fondazione è significativa ma corre il rischio di essere interpretata come un arroccamento ciò rende ancora più necessaria un’azione di outreach.
Queste sono alcune cose che ho intuito ma avrei bisogno di più tempo e più confidenza con luoghi e persone per riuscire a capire meglio. Corro il rischio altrimenti di dire parole in libertà.
Coinvolgimento, audience development e community stessa, sono parole chiave che a mio avviso evocano qualcosa di itinerante, pubblico, urbano. Che esca dai palazzi e dai luoghi chiusi, che mi pare evidente che per una città come Matera rappresentano ancora delle barriere e si prestano a mistificazioni, anche se a volte strumentali e pregiudiziali. Partendo da questo e considerando le altre criticità (un altro “blue monday”) possiamo formulare idee e sviluppare proposte tematiche.
Come festa della community metterei in gioco tutti gli spazi che saranno coinvolti in Matera 2019 e chiederei alla community (ammesso che non lo sappia) di posizionare fisicamente gli eventi nei singoli spazi, fornendo delle schede con titolo e mini sintesi dei singoli progetti.
Alla fine chi si avvicinerà di più alle intenzioni della fondazione che, credo, già conosca gli abbinamenti tra luoghi ed eventi avrà vinto questo gioco.
Questo gioco potrebbe essere anche una buona occasione per mettere in discussione qualche location.
Tra gli altri effetti dell’iniziativa ci sarebbe il fatto che la community riprenderebbe confidenza con i progetti e potrebbe dare indicazioni di preferenza sulle location.
Metterei in palio delle cene con gli artisti che verranno a Matera 2019.